Ieri abbiamo scritto le letterine a Babbo Natale!
E’ stato divertente e le mie bimbe hanno cominciato a respirare l’atmosfera natalizia… e da ieri tutto è legato al Natale, anche il signore con la barba bianca che passa per la strada è Babbo Natale “in incognito”! 🙂
Ieri mattina, subito dopo la colazione e ancora prima di lavarci e togliere il pigiama, ci siamo sedute a tavola con i pennarelli colorati, fogli bianchi e… tanta fantasia!
“Mamma: la mia lettera la scrivo io! Lo so fare!” ha esclamato la grande.
“Anche io! Anche io!” ha aggiunto la piccola.
Le ho lasciate divertire e sfogare, poi ho scritto per loro le richieste a Babbo Natale: gli acquarelli, il bicchiere con dentro i colori, i libri, Ciccio Bello Bua, il passeggino per le bambole, un triceratopo…
Ah ah ah! Il triceratopo chiesto da una bimba di due anni mi ha fatto davvero schiantare dalle risate!
Poi abbiamo preso due belle buste gialle, abbiamo scritto “Per Babbo Natale – Polo Nord” e abbiamo disegnato due bei francoboli.
Nel pomeriggio siamo usciti per fare una passeggiata sotto la pioggia in centro a Milano e abbiamo imbucato le lettere a Babbo Natale… che emozione!
E voi? Avete già scritto le letterine con i vostri bambini?
By:Mirna Pacchetti
Sono Mirna, una donna dalla doppia vita: di giorno sono consulente di marketing strategico per le start up e il rilancio delle aziende in difficoltà, ma la sera mi trasformo nella mamma di due piccole principesse. I due lavori più belli del mondo!
In questi anni di “mammitudine” ho imparato a destraggiarmi tra pannolini e call di lavoro, ma soprattutto ho imparato a sopravvivere alle oppressioni di un sistema che penalizza le donne, soprattutto se sono mamme senza un contratto a tempo indeterminato.
Burocrazia, INPS, Agenzie delle Entrate, IVA e le loro amiche tasse tentano da 6 anni di mettermi i bastoni tra le ruote e farmi desistere dal riuscire nei miei due intenti: essere la miglior mamma possibile e avere un lavoro che mi gratifichi anche dal punto di vista economico.
Io e Mamma single siamo quelle che non hanno avuto la maternità, non hanno permessi retribuiti e non hanno orari oltre i quali far cadere la penna e tornare dalla propria famiglia. Essere mamma in queste condizioni è un vero salto ad ostacoli, ma sto imparando a saltare bene ed ho indossato le giuste scarpe… questa sfida la vinco io!
Magari facendo cambiare qualche legge e facendone promulgare qualche altra! 😉
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